Johann “Hans” Friedrich Karl Asperger nacque a Vienna il 18 Febbraio 1906, e la sua infanzia sembra quella tipica di un bambino Asperger: faticava a farsi degli amici, era solitario, abile nel linguaggio, e molto interessato al drammaturgo e poeta Franz Grillparzer (1791-1872), forse anch’egli Asperger (chi altri potrebbe sognarsi di scrivere una commedia dal titolo “Guai a chi mente”?). Nel 1931 egli si laureò in medicina a Vienna, che vantava allora una delle migliori facoltà al mondo, e nel 1932 divenne il direttore della “Sezione di Educazione Terapeutica” dell’ospedale pediatrico della facoltà, dove ebbe l’occasione di incontrare i “piccoli professori” che gli fecero scoprire la sindrome che ora porta il suo nome. Egli si sposò nel 1935, ed ebbe cinque figli; delle sue osservazioni parlò per la prima volta in una conferenza ai colleghi tenuta nel 1938, ma il lavoro più importante, tuttora considerato utile, fu la sua tesi di dottorato del 1943 (pubblicata nel 1944). In essa chiamava la condizione “psicopatia autistica”, in quanto aveva notato nelle persone affette “mancanza di empatia, scarsa abilità di formare amicizie.